venerdì 30 dicembre 2011

Un'idea per la tavola di capodanno

Ecco come ha apparecchiato la sua tavola per il cenone di Capodanno la mia vicina Pina nel piano seminterrato della casa. 

E' già pronta per il cenone.

Ci teneva molto a farmela vedere e così me l'ha mandata via mail qui negli States!


















Con questa tavola festosa e colorata auguro un

Felice Anno Nuovo 

a tutti voi!

giovedì 29 dicembre 2011

Il Forest Park di St.Louis

Il silenzio regna sovrano ora in questa casa! 

I bimbi sono al nido, i ragazzi al lavoro all'Università, mio marito in passeggiata nel grande Forest Park che è proprio qui vicino, per avere informazioni su un corso accelerato di golf.

Una passeggiata lunga di una piccola parte di questo parco.
Il Parco è infatti di circa 6 kilometri quadrati, pressappoco 600 ettari.
E' sempre aperto, ma dopo il tramonto si può attraversare solo in auto. Ai pedoni è assolutamente vietato percorrerlo.

Al suo interno c'è di tutto....tre campi da golf,  lo Zoo, l'Art Museum, il Teatro, il Museo di Storia, il giardino botanico, campi da tennis e sport vari, bar e ristoranti e poi c'è quello da noi molto frequentato:
 lo Science Centre.


Qui oltre tutta la storia della conquista dello Spazio ci sono tanti spazi dedicati ai  bambini, con numerosi giochi interattivi. E una sala con un grandissimo dinosauro semimovente.

L'anno scorso, proprio come oggi, mentre eravamo lì c'è stato un Tornado Warning e ci hanno obbligato ad andare nel seminterrato e nella grande sala del dinosauro.Tutti con molta tranquillità abbiamo atteso  che passasse il tornado, che intorno alla città intanto qualche danno e qualche morto aveva lasciato. 






All'allarme del tornado ...tutti nel seminterrato

....e nella sala del gigantesco dinosauro

potevano ignorare i bambini?

il personale è subito arrivato in sala con grandi nastri colorati per intrattenerli!


E' proprio un altro mondo.

Ah! Ieri pomeriggio siamo tornati in aereoporto.... ci hanno dato una valigia nuova. 

 Io però avevo un set molto bello e quindi...mi arrangio!








mercoledì 28 dicembre 2011

Saint Louis

Arrived in Saint Louis. Il viaggio è stato lungo. Undici ore per arrivare a Charlotte in North Carolina e lì prendere dopo 5 ore la coincidenza per Saint Louis. Siamo arrivati che qui erano le 11 di sera e lì in Italia erano le 6 di mattina. Insomma tra aereoporti e aerei ....quasi 24 ore!

Gli inconvenienti però non mancano mai.
  La valigia grande del set, comprato da poco, l'hanno rotta tutta. E' praticamente arrivata a Charlotte mezza aperta.

 Ci hanno consigliato di rivolgerci alla Customs, la nostra Dogana e lì ....oltre a spiegarci che potrebbe essere stato un nastro trasportatore ci hanno praticamente perquisito tutto il bagaglio. Non lo facevano a tutti, ma noi ci siamo andati proprio...in bocca!

Per poterla rimbarcare la valigia, i doganieri  l'hanno avvolta in un nastro verde. Secondo loro avremmo dovuto fare la denuncia alla compagnia, all'arrivo a Saint Louis. Cosa fatta. Ma per il signore con cui abbiamo parlato i doganali non avrebbero dovuto metterci....le mani ( perchè chissà cosa ci avranno potuto mettere dentro!)


Oggi vedremo come andrà a finire....secondo noi si stanno rimpallando le responsabilità!


venerdì 23 dicembre 2011

Auguri candidi e "buoni"!

Volevo farvi un augurio diverso e originale.

D'accordo con Serena abbiamo deciso di postare ( se ci riesco) il video che lei ha realizzato per il nostro Forum  dei "casari".

Un video molto bello che mostra tutti i nostri lavori.

   
Auguri di Buone Feste a tutti



                                                            






giovedì 22 dicembre 2011

Natale in casa....De Filippo

Non è un errore! Mariano e Angela De Filippo sono i miei dirimpettai. Funzionario del Tesoro in pensione lui, e maestra a riposo lei. Pare che i De Filippo abbiano una lontana parentela con il grande drammaturgo. Ma se così non fosse una cosa certo li lega: la passione per il presepe e per le luminarie.

Mariano già dall'estate comincia a prepararsi per realizzare nel suo giardino sculture di luci. Ogni anno aumenta la quantità e dopo 10 anni siamo arrivati ora a circa 1200 lucciole led e vari tubi luminosi. 

Ed ecco quello che vedo da casa mia!
Le foto non sono affatto belle...ma rendono però l'idea del grande lavoro e della passione di Mariano:
Ecco i particolari:

Ma non è tutto, perchè Mariano allestisce anche un grande presepe. 

Per settimane taglia, inchioda, sega e incolla per realizzare una struttura a cubo, dove lui poi colloca 10 personaggi molto belli e alti  70 cm prodotti dall'Azienda lucchese Fontanini, molto nota ai collezionisti presepiali. Sono pezzi unici
venduti in tutto il mondo. Negli Stati Uniti si è addirittura creato un Club.

 Mariano, se non si è capito bene, mescola quindi passione e hobby. Anzi non si capisce davvero dove inizia il primo e dove finisce il secondo.
Da collezionista appassionato qual è, conserva addirittura, tenendoli in bella mostra,  i reperti delle figurine del primo presepe. Aveva 10 anni e da lì parte ....una vita di ricorrenze natalizie con un appuntamento importante a cui non si sottrae mai: l'appuntamento con la sacra e (ora) anche profana tradizione!




mercoledì 21 dicembre 2011

Cappelletti al brasato di Antonella

E allora cominciamo con lo Speciale Natale. 

Dobbiamo per forza di cose anticipare la ricetta, perchè come dice giustamente Antonella, questi cappelletti occorre prepararli qualche giorno prima. E io le dò ascolto, perchè dovete sapere che Antonella Finotti oltre ad essere una carissima amica è una persona molto precisa. Ci conosciamo da anni. 

Per un periodo ha fatto politica attiva e io l'ho sempre appoggiata. Anzi di più....spinta a fare! Ma la vita politica non è fatta per le persone sincere e spontanee. Colpiscono le tue vulnerabilità. E allora....basta. Le idee rimangono ma la militanza e la partecipazione attiva, quelle vengono rallentate, se non annullate del tutto.
Per fortuna però non ha detto basta alle sue passioni, che sono tante, cucina compresa....e allora sentiamo che ci racconta oggi:

Cappelletti ripieni di brasato.

I cappelletti ormai li faccio "a occhio"...comunque, per una sfoglia di 6 uova e quindi per 10/12 persone, io faccio rosolare in olio circa 200gr di manzo o vitello, preferibilmente del taglio detto "cappello del prete", una bella lombatina di maiale col filetto e un sovraccoscio di pollo spellato (questo non sempre...dipende dall'umore!), con aglio, pochissima cipolla, rosmarino,qualche foglia di salvia ed una d'alloro, un semino di pimento ( vi dicevo no della precisione?) e qualcuno in più di pepe nero e coriandolo interi.

Io uso la pentola a pressione per fare prima, comunque quando le carni sono un pò rosolate aggiungo 2 dita di brandy (o il vino ) e 2 o 3 cucchiai di acqua e chiudo la pentola.. Dopo circa 20 minuti, ( oppure, se si usa la casseruola normale... quando la carne è cotta), tolgo la carne dalla pentola lasciando il sughetto in cui metto mezzo panino tagliato a fettine, perchè lo assorba per bene, così da non doverlo "colare" dagli odori.

Quindi passo la carne nel tritacarne (non nel frullatore che la "disintegra") insieme a 50 gr di prosciutto crudo e 50 gr di mortadella( o prosciutto cotto ma in quel caso metto anche un pò di coriandolo macinato) e alla fine il pane imbevuto del sughetto.

Aggiungo almeno 50 gr. di grana o parmigiano grattugiato e una bella grattata di noce moscata secondo il gusto, e alla fine un uovo per legare il tutto.

Questo ripieno è meglio prepararlo il giorno prima di fare i cappelletti così i sapori si amalgamano.

Passiamo ora ai cappelletti' che si fanno come al solito, mettendo palline di ripieno sui quadrettini di sfoglia, se volete farli bene...il procedimento di "confezione" si trova tranquillamente in internet.

Io chiamo impropriamente questi qua "cappelletti", perchè in famiglia la tradizione è "il cappelletto", anche se in realtà la forma che ho adottato è quella del tortellino. 

La differenza? 
Nel cappelletto, dopo aver formato il triangolo in cui è rinchiuso il ripieno, si attaccano direttamente fra loro gli angoli della "base", lasciando che la punta rimanga praticamente"orizzontale".... mentre nel tortellino il triangolo viene avvolto su se stesso, in modo che la punta vada verso l'alto, come si vede in foto.

Buon appetito e buon Natale a tutti!


Non sono una meraviglia così tutti ordinati e in fila? Provateli allora e poi diteci, eh!

Guten Appetit! 





martedì 20 dicembre 2011

Quel che vorrei....

Quel che vorrei fare in questo blog....

L'ho abbozzato in questo mese, ma se non si è capito bene, lo spiego meglio, a voi e a me. A me perchè, creare un blog è come aprire una fontana da cui scende l'acqua. Acqua che può essere poca, tanta, calda, fredda tiepida. Insomma dipende da come la dosi. Anche un blog esce ....da come lo dosi. 

E quindi?
Il mio lavoro mi porta a interessarmi di un pò di tutto: economia, finanza, ricerca, scuola, cultura e altro ancora. E se a questo ci aggiungi anche le mie curiosità e sperimentazioni, dalla teoria passiamo, subito...subito, nella pratica.

Mi piacerebbe quindi,e un pò lo stiamo facendo, che diventasse un appuntamento abbastanza frequente in cui tra ironia e serietà possiamo parlare e discutere di tutto.

  Ma non vuole essere però un luogo chiuso tra me e voi.
Io ho tanti amici bra...vi...ssi..mi, che sanno fare davvero tante cose belle e molto interessanti. Ecco perchè mi sono inventata il "salotto". In salotto si parla di tutto no? E allora spazio a queste persone che io ammiro molto.

Insomma quel che vorrei fare, è ricreare una piccola rivista in cui c'è un pò di tutto e dare spazio quindi sì ai tanti amici...ma anche a chi non conosco. Potrebbe essere l'occasione per conoscerci, no?

La rivista Atenei l'ho costruita così... radunando l'esperienza, in quel caso culturale-scientifica, di tanti nostri ricercatori sparsi nei laboratori di tutto il mondo.

In quel caso e anche in questo, mi piace pensare a un  porto dove far "attraccare" le esperienze di tanta gente.

Ci conto, quindi e, ciao... con il mio "avatar": la Valentina di Crepax!


Vi aspetto, e...non perdetevi l'appuntamento di domani e dei prossimi giorni.
Speciale Natale

 

sabato 17 dicembre 2011

La neve e il compleanno di... Latina

Oggi c'è tanto vento, ma l'anno scorso, il 17 dicembre, c'è stata una grande nevicata che ha colto tutti di sopresa. Soprattutto quelli come noi che non ci sono abituati. 

Vi ripropongo allora alcune foto scattate da mio marito nel mio giardino e nei dintorni della nostra casa.

E' un omaggio alla città dove vivo per festeggiare i suoi ...non troppo ben portati 79 anni!

venerdì 16 dicembre 2011

Le stelline di Serena

Dopo le nuvole, dato il periodo, ecco le stelline ....di Serena. Se le prime erano dei dolci, oggi ho davvero una grande sorpresa per voi, perchè le stelline sono di formaggio primo sale.

E va bene direte voi...che ci vuole a fare le stelline dal primo sale? Si va al super si compra il primo sale e poi lo servi come ti pare.

Per nulla perchè Serena Piva il primo sale lo ha fatto lei.

Ecco quindi cosa mi unisce a Serena...la passione per i formaggi fatti in casa. Ma se io sono ancora una principiante, Serena è davvero bravissima. Lei è considerata " la regina" del filato...cioè della mozzarella!
Quello che fa le riesce tutto bene! Impiegata in un'azienda veneta, Serena quando è a casa, dà sfogo alla sua creatività, in qualche modo mortificata da un lavoro di routine, e quindi....è tutta una creazione, di formaggi e non solo!



Ma anche questa volta è lei che ci racconta la sua ricetta:



Una bella idea per le feste di Natale è servire come antipasto stelline di primo sale. Prodotto facilmente reperibile nei negozi di generi alimentari, il primo sale può essere fatto anche in casa con un minimo sforzo. Basta procurarsi del buon latte, magari crudo, pastorizzarlo e seguire queste semplici indicazioni:
2lt latte  (portare a 38°)
aggiungere 20 gr sale
aggiungere il caglio a seconda del titolo.

Procedimento:

Lascia riposare il tutto per almeno 30-45 minuti fino ad ottenere una “cagliata” ben rassodata
Eseguire una prima rottura della cagliata utilizzando un coltello, ottenendo riquadri di 3 cm di dimensione
Lascia riposare per circa 5 minuti
Rompere ulteriormente la cagliata in pezzi delle dimensioni di una nocciola, utilizzando una semplice “frusta” da cucina.
Lascia riposare per altri 10 minuti, in modo che appaia il siero in superficie
Estrarre la cagliata utilizzando una schiumarola da cucina ed introdurla nei cestini forati (fuscelle) fino al loro riempimento
Posizionare le fuscelle su di un gocciolatoio del lavandino per consentire lo spurgo ulteriore del siero
Dopo circa un'ora rivoltare la cagliata, aiutandoti con la mano e ripetere l'operazione dopo circa mezz'ora
Cospargere prima una superficie della cagliata e poi rivoltando anche l'altra, con del sale medio-grosso a piacimento
Dopo circa 5-6 ore si può mangiare il formaggio così ottenuto

Le stelline si possono ottenere con dei semplici coppapasta e poi si possono decorare con mostarda, miele, trito di erbe aromatiche e aceto balsamico.

Buone feste da Serena!!!!


Guten Appetit!

giovedì 15 dicembre 2011

Roma...Roma...Roma!

Cuore della città. 

Ieri mattina sono dovuta andare alla sede principale del mio Ministero.

  Ho preso il 30 express, l'autobus che attraversa tutta
la zona storica, appena lascia la Colombo. E allora quale migliore occasione che portarvi con me e farvi vedere, non certo ai romani, questa piccola parte di Roma, con i miei occhi e le mie curiosità?

Il primo monumento storico che incontriamo è la Piramide Cestia. 


Non è strana una piramide a Roma? In effetti sì. La presenza di questo monumento funebre al centro della città si fa risalire all'epoca in cui l'Egitto era una provincia romana e quindi a Roma adottarono questa cultura da molti apprezzata e amata.

Ecco via Marmorata, al rione Testaccio. Marmorata....viene da marmo. Qui infatti per tantissimo tempo vi veniva depositato il marmo e la pietra tufacea che arrivava via fiume...in attesa di essere venduta. 

Eccolo infatti  in fondo alla strada il Tevere.

L'autobus imbocca il Lungotevere Aventino e entra sempre più nel centro storico.
La folla di turisti che attende di infilare la propria mano dentro il faccione della Bocca della Verità, lo dimostra. Cloaca o fontana? Non si sa... Ma certa è  la leggenda che vuole che da quella bocca escano consigli e fortune!


Siamo nel regno dei Fori e degli scavi. Sulla sinistra, delle scale molto ripide portano alla Basilica dell'Ara Coeli.  Anche qui non poteva mancare la leggenda. Si narra, infatti, che chi giocava al Lotto e voleva vincere, avrebbe dovuto salire le scale della Basilica in ginocchio, invocando i Re magi e recitando il de Profundis. 


Ma non fai in tempo a immaginarteli questi giocatori del lotto che .... l'immagine calda e color terra che ci ha accompagnato fino ad ora diventa improvvisamente bianca.... di ghiaccio. E' il Vittoriano o Altare della Patria. Maestoso monumento in marmo di botticino.

Non ha avuto vita facile negli anni passati il Vittoriano. Molto controverso e spesso osteggiato da chi vi ha visto in esso un ritorno all'era imperiale.  Scrittori e giornalisti, oltre a considerarlo anacronistico lo "vedono", in maniera molto irriverente, e perchè no? usando il  sarcasmo ... lo descrivono  come una torta gigante o una grande macchina da scrivere. Potere della fantasia.

Ma anacronistico o no, nessun turista va via da Roma senza averlo visto!


Siamo sulle strade selciate di Roma e dentro il mezzo si balla! Occorre reggersi. Superiamo la fermata di Via del Plebiscito, soppressa per ragioni di sicurezza dell'ex premier da qualche anno e  non ancora ripristinata, nonostante la città lo chieda ad alta voce. Adesso si può scendere solo a Largo Argentina. E infatti io scendo  perchè devo prendere l'8 e inoltrarmi a Trastevere. Ma oggi è tutto...al prossimo tour!

lunedì 12 dicembre 2011

Un sorriso

 Un tempo adoravo i libri di Michel Quoist. Li trovavo aderenti alle problematiche degli adolescenti e molto in linea con i comportamenti di quell'età. In questi libri non mancavano suggerimenti, sollecitazioni e consigli. Consigli su come relazionarsi con gli altri, in una visione cattolica ...ma non bigotta. Io ho sempre conservato in un angolo della mia mente questa bellissima poesia. Bellissima per il contenuto ovviamente. La poesia non l'ha scritta il prete-sociologo Quoist. Alcuni dicono sia di un anonimo, altri invece che l'autore sia un certo padre Faber. 
Le voci sono discordanti in proposito. Ma che importa? Importa invece che questi pochi versi hanno un grande valore umano e sociale ...perchè, è vero... regalare un sorriso non costa nulla....ma dona molto!





Un sorriso non costa nulla
e rende molto.
Arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo dona.

Non dura che un istante
ma il suo ricordo
è talora eterno.
Nessuno è così ricco
da poterne fare a meno.
Nessuno è così povero
da non poterlo dare.

Crea felicità in casa;
è sostegno negli affari;
è segno sensibile
dell'amicizia profonda.

Un sorriso
dà riposo alla stanchezza;
nello scoraggiamento
rinnova il coraggio;
nella tristezza è consolazione;
d'ogni pena
è naturale rimedio.

Ma è bene che non si può
comprare, nè prestare,
nè rubare, poichè esso
ha valore solo nell'istante
in cui si dona.

E se poi incontrerete talora
chi non vi dona
l'atteso sorriso,
siate generosi e date il vostro;
perchè nessuno ha tanto
bisogno di sorriso come chi
non sa darlo ad altri.

venerdì 9 dicembre 2011

Pane profumato all'arancia e ...stracchino!

Quando mi invitano a cena in genere porto il dolce. A volte però, se i dolci ci sono, ben sapendo che verrebbe molto apprezzato, porto il pane fatto da me. 
Una volta ho osato e molto. Con due caldi e croccanti filoni di pane: uno alla farina di mais e l'altro alle noci e buccia d'arancia grattugiata.. ho preparato....non vedevo l'ora di provarci, lo stracchino!
Come, direte voi....lo stracchino comprato? Niente affatto, lo stracchino l'ho fatto io. Ho comprato il latte crudo in fattoria....l'ho lavorato ed ecco uno stracchino cremoso e leggero, che nulla ha a che vedere con quello che si compra.

 Ma non è di questo che  parleremo ora, perchè fare il formaggio in casa, prevede anticipazioni, preparazioni e altro ( per ora vi dovete accontentare della foto).
Lo faremo però in seguito.

Oggi ci limitiamo al pane "profumatissimo" con noci e arancia

Procedimento

  Ho preparato la sera prima il lievitino con:
90 gr. di farina
55 gr. di acqua
2 gr. di lievito di birra fresco.

Ho impastato e lasciato maturare in una ciotola capiente e coperta con pellicola per almeno 12 ore.

Il giorno dopo ho impastato:

450 gr. di farina 
250 gr di acqua, ma è indicativo, perchè dipende dalla farina,
20 gr. di olio
1/2 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di zucchero
1 o 2, dipende dai vostri gusti, cucchiaini di sale 
20 noci pulite e tritate grossolanamente
1 arancia (biologica) grattugiata.

Ho impastato la farina con il lievitino, aggiunto acqua e il lievito sciolto sempre in acqua, lo zucchero, l'olio e il sale e ho impastato un pò. Poi ho aggiunto le noci e la buccia d'arancia. Ho lavorato ancora un pò e formato un filone che ho messo a lievitare nella teglia che poi andrà in forno. Intanto ho acceso il forno a 200° e al momento giusto ho infornato e....





Guten Appetit!