mercoledì 23 gennaio 2013

Olga si è incatenata!


Non si vede spesso una donna incatenarsi. Ma oggi pomeriggio Olga Frasca, amministratrice e proprietaria dell’azienda di famiglia, la Sat Line,  società in credito  nei confronti del comune di Priverno di quasi tre milioni di euro, si è incatenata le mani e ha sostato per ore in Piazza del Comune, seduta sulla panchina davanti il Monumento dei Caduti, nell’estremo tentativo di attirare l’attenzione su un problema gravissimo che si trascina ormai da anni.
Sui cartelli che ha preparato e affisso alle sue spalle  ha riassunto in poche righe la tragedia umana e sociale di una questione che riguarda sì il futuro di un’azienda costruita con tanti sacrifici e ormai sull’orlo del fallimento, ma anche e soprattutto il destino di 15 lavoratori che non riscuotono più lo stipendio da quasi un anno e che riescono a malapena a comprare il pane per le loro famiglie.  Ed è proprio per i suoi dipendenti che Olga si è incatenata perché non vuole provare vergogna per una vicenda di cui non ha colpa e di cui essa stessa e la sua famiglia sono vittime.
Ha fatto bene Olga a incatenarsi! Mentre era lì, stanca e sfinita per le continue battaglie a salvaguardia dei suoi diritti e di quelli dei suoi dipendenti, molte persone si sono avvicinate con spirito di solidarietà.   Dice Anna Maria Bilancia, dirigente scolastico: " Personalmente, come donna, oggi ho provato una grande solidarietà per Olga e tanta ammirazione per il suo coraggio. Stamattina quando mi ha chiamato e con un filo di voce mi ha detto che si andava a incatenare non ho potuto fare a meno di pensare a quanta fatica ha fatto a tirare su quell’azienda, da sola, con coraggio e impegno, per i suoi figli, per i suoi dipendenti e a quanto sia ingiusto che i loro destini debbano dipendere da amministratori insensibili che sembrano non comprendere la fatica di vivere, la giustizia dei diritti, la responsabilità di una famiglia, la necessità di essere buoni amministratori. Ma forse è proprio così. Non lo capiscono".  Olga infatti, nonostante che il Comune abbia debiti pesantissimi nei confronti della sua Azienda, continua ad assicurare il trasporto pubblico locale e quello scolastico ai cittadini.  Per ora dice Anna Maria, pensiamo ad Olga. Non dobbiamo lasciarla sola, dobbiamo batterci perché la sua azienda si salvi e con essa si salvino tanti posti di lavoro. Anche perchè se è una donna ad incatenarsi....

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26 commenti:

  1. Come si commenta una tragedia del genere? Con tanta solidarietà...e ammirazione!!!
    Lieta

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  2. Sdegno totale per le istituzioni e tanta ammirazione per questa donna, imprenditrice coraggiosa speriamo che il suo gesto smuova qualcosa.
    Quello che mi sconvolge cara Mariassunta e' che non c'è un barlume di speranza di un miglioramento, basti vedere che alle elezioni andremo a votare di nuovo per le stesse facce, siamo impotenti di fronte a tanta inettitudine. Che tristezza infinita.
    Marina

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  3. ho letto tutto di un fiato questo tuo articolo, capisco,condivido,comprendo la tragedia che sta vivendo Olga.
    Da donna, imprenditrice, sul orlo del fallimento della mia azienda di famiglia, comprendo cosa vuol dire non avere soldi, non riuscire a prendere i soldi per i lavori svolti...
    Capisco il dolore di avere dei dipendenti senza lo stipendio, capisco cosa vuol dire vedere tutti i tuoi risparmi gettati fino all'ultimo per salvare un attività in qui si crede...
    Cara signora Olga, capisco cosa vuol dire non dormire, sentirsi innutili, capisco quanto di umano e vero si nasconda nella sua forza
    So che i Comuni a loro volta sono stati colpiti da tagli non da poco...
    Ci vuole coraggio signora Olga, ci vuole forza, e la forza e la dignità, le possano arrivare dalle persone che la circondano, dai suoi dipendenti, da me
    Perchè solo un rimedio ci può essere, quello che qualche banca possa finanziare la sua ditta, i soldi dai Comuni difficilmente arriveranno...
    tantomeno ora che siamo a chiusura di bilancio...
    mi auguro che molte persone leggano questa storia, io per prima la diffonderò per posta elettronica
    Uso sempre più spesso antidepressivi, le uso da anni, ultimamente mi hanno dato delle dosi nuove, ho figli, sono una mamma, davanti a loro devo sorridere, davanti hai nuovi clienti, ma dentro soffro e se non fossi mamma probabilmente troverei dei rimedi alternativi...
    rovinarsi la salute per i soldi che si dovrebbero ricevere dopo aver puntualmente svolto un lavoro...
    uno sfogo il mio, un atto di semplice solidarietà verso una donna,mamma imprenditrice come me
    Forza signora Olga il mio abraccio

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    1. Mi dispiace leggere anche la tua di storia...come cambiare questo Paese a...perdere?

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  4. comprendo la disperazione...la ammiro moltissimo!!!!!!!! Lory

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  5. ho paura, purtroppo , che questo gesto rimarrà per quello che è.....tanti hanno fatto cose per attirare l'attenzione, ma poi.......
    sono ancora fortunata per ora, per ora appunto.
    lavoriamo tutti in famiglia, ma conosco persone che non percepiscono lo stipendio, ma continuano a lavorare, come i dipendenti della signora, nella speranza che si muova qualcosa!
    tempo fa, per tv, hanno intervistato la padrona di un azienda che lavora tantissimo, ma aihmè anche per lo stato. ha commissionato i tessuti dei paracaduti militari, i costumi olimpionici dei nuotatori e via dicendo.....deve ancora percepire il pagamento e così, essendo milioni di euro deve chiudere, nonostante abbia tanti ordini, non può comperare i materiali!
    dov'è quì equitalia? se noi non paghiamo ci pignorano fin le mutande?
    quanta rabbia abbiamo .....e ora con le elezioni , le stesse facce, gli stessi criminali , lo stesso psiconano .....
    auguro comunque, pensando positivo, che la signora olga possa trovare l'aiuto che le serve.

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    1. Nadia, ho saputo che la redazione di Santoro ha letto questa storia e l'ha invitata in trasmissione..Non so quando e non so se lei ha accettato....

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  6. Purtroppo, come scrive sopra Nadia, il tuo post narra la tragedia, il momento la situazione politica...sai come la penso.
    Non è più possibile andare avanti così!
    Un giorno di qualche anno fa un conoscente disse: "...non posso "solo" cambiare l'Italia...ma posso andarmene io!"...così ha fatto!
    SOLIDARIETA' femminile e coraggio, Olga...speriamo questo grido non resti inudito! Un abbraccio a lei ed uno a te per averle dato voce! NI

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    1. Purtroppo sono ormai in tanti ad andarsene e rimangono quelli che invece vorremmo andassero via.

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  7. forte sdegno nei confronti delle istituzioni, verso chi dovrebbe tutelarci..abbraccio e urlo :forza Olga!
    Monica

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    1. Grazie per l'urlo Monica....chissà che urlando tutti insieme qualcosa non cambi?

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  8. Che dire con un post del genere? Solo tanta amirazione e le auguro tanta tanta forza per continuare a combattere!!! Un bacione Barbara

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    1. Grazie Barbara....come vedi questo Paese non cambia e tu sì che puoi fare confronti......

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  9. Non dico tante parole,provo solo tanta tristezza che tengo per me.

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  10. Ad Olga la mia solidarietà,
    ai cittadini chiedo di ricordarsi (quando sarà ora)
    di come gli amministratori hanno sostenuto i cittadini che li hanno eletti.

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    1. speriamo, anche se......si poteva fare tantissimo, ma invece!!!!!!

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  11. Proprio l'altro giorno ho visto un servizio sui suicidi degli imprenditori. Sono tempi duri, e forse non siamo mai stati tutelati meno di così. Sostegno ad Olga, ci dovremmo incatenare tutti.

    Ciao Mariassunta, un abbraccio

    Viviana

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    1. Viviana la vita è dura davvero per tanta gente qui...mentre altri, e chi dovrebbe poi occuparsene...se ne disinteressa completamente!!!!

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    2. Nadia al momento non credo sia cambiato niente...sperando vada da Santoro, almeno darà più voce al suo problema. Ciao

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