Eugenia è un'amica conosciuta da poco e mi ha colpito il suo amore per i fiori e per le piante in genere. Ma la cosa che mi ha incuriorito di più è la ricetta del suo rosolio. E che gentilmente ci regala. Ma sentiamo cosa dice e pensa dei suoi fiori preferiti, prima di svelarci il suo segreto.....
" La rosa che abbiamo visto sbocciare puo' restare con noi anche in
cucina; il suo profumo e' anche un po' il nostro che l'abbiamo curata ed
amata. Ho apprezzato la solitudine ed il silenzio all'interno del quale
mi sono dedicata a questa preparazione. Piacevolezza nell'intimo dialogo
con le mie "bambole" cosi' chiamo le mie rose ed il gioco lieve del
ricordo, della ricostruzione simbolica nel gesto del passato...di quelle
donne che ci hanno preceduto, capaci di preparare da sole il rinfresco
per i matrimoni di casa, di confezionare per tempo quelle piccole e
deliziose bottigline di rosolio "l'elisir d'amore"nel linguaggio che
voleva essere presenza affettuosa ed augurale ai giovani sposi"....
....Oggi e' piu' difficile coniugare le passioni con il nostro stile di
vita. A volte impensabile rubare tempo alla fretta che ci appare sempre
di piu' l'eccellenza del nostro dinamismo e che soltanto qualche volta
si svela povera di sfumature nel disegno soltanto approssimativo intorno
alle sagome dell'esistenza".
"Il Privilegio di fare il rosolio"
Coltivare le rose per
il proprio piacere e' un'arte che non prevede di aggredire con l'uso di
veleni. E' solo affiancando e condividendo la naturalezza che questi
fiori possono essere usati anche in cucina.
Procedimento:
Raccogliere 8 ROSE sbocciate preferibilmente a petalo doppio e ovviamente profumatissime. Separare i petali dal resto del fiore.Tagliare la parte bassa del petalo perche' piu' dura e amara. La preparazione dei petali richiede molto tempo perche' in questa ricetta i petali non vanno lavati in acqua ma puliti con le mani a uno a uno.
Dopo i due giorni previsti per la macerazione, filtrare il liquido
attraverso una garza. Travasare in una bottiglia ben lavata ed asciugata
a tappo ermetico. A questo punto inizia la stagionatura che ha lo scopo
di eliminare dai liquori il sapore dell'alcol. Il tempo di stagionatura
per questa ricetta e' di due mesi!
Sono sicura che vi colpiranno queste maioliche e allora ecco che Eugenia racconta anche su questo: nell'ultimo viaggio in
Sicilia mi sono innamorata di queste vecchie mattonelle...poi il lavoro
di "architettura"assemblando dei pezzi antichi che avevo. Questa e' la
mia fontanina di terrazzo...la uso per innaffiare e per mille
preparazioni...
L'utilizzo del rosolio e' ampio e fantasioso. puoi berlo con gli amici
in piccoli bicchieri, usarlo per particolari ricette di dolci, mescolarlo
al gelato fatto in casa e allora,
Cin....Cin!
Che poesia Eugenia!
RispondiEliminaVero? So proprio d'accordo con te Francesca!
EliminaNon ho mai assaggiato questo liquore...ma ho gradito molto le parole con cui hai accompagnato questo post...e anche la fontana!!!
RispondiEliminaciao a presto lieta
Neanche io...infatti dovrò andare a trovarla Eugenia!
EliminaCiao Mariassunta,
RispondiEliminati anticipo che hai una mail privata, poi...che dire?
Da provare assolutamente!
Deve essere buonissimo...magari Eu, potrebbe inviarne un campione assaggio! ;)
Un abbraccio...NI ;)
Ciao Ni...letto...letto! Eugenia hai sentito che dice NI?
EliminaUn dolcissimo tuffo nel passato che, grazie al cielo, alcune persone, come Eugenia riescono a tramandare.
RispondiEliminaLe tue foto sono splendide.
Ciao Maria Assunta:)
Lara
Grazie Lara!
Eliminagrazie a tutti.Sentirsi in sintonia rende significativa la condivisione. Ciao. Eugenia.
RispondiEliminaGrazie a te Eugenia....sei davvero brava!
RispondiEliminaGrazie a te Eugenia....alle tue rose e alla tua creatività.
RispondiEliminaMariassunta